Come da titolo.Appunto.Va bene il downshifting, va bene l’orto, la pasta fatta in casa, va bene il decluttering,le palline dell’albero fatte con la cartapesta ( che è anche un ‘attività divertente), va bene cambiare tariffa telefonica e starci più attenti, va bene ridurre i consumi al massimo, fare meno spesa e cercare di consumare tutto ma proprio tutto quello che c’è già nel frigorifero, evitare di cenare fuori ,non comprare giornali, lesinare sui libri, sui vestiti, sulle scarpe, sul parrucchiere,sul make up,sull’estetista….ma quì più che scalare marcia siamo IN DISCESA LIBERA.
Nessun sacrificio, nessun taglio, nessuna modifica allo stile di vita è MAI sufficiente per arrivare a fine mese non dico con 100 euro che avanzano, ma nemmeno in PARI.
“Scalare marcia” , sia nella sfera pratica che in quella psicologica, è una gran cosa: significa ristabilire delle priorità, smettere di preoccuparsi per ciò che non possiamo gestire o cambiare e indirizzare le nostre energie in modo più sereno e preciso verso scopi che si fanno di volta in volta più chiari.
E’ come trovarsi all’inizio di una strada invasa da oggetti, forme e pensieri e fare piano piano piazza pulita del superfluo, infilare nello zaino le cose che sono davvero importanti ed ESSENZIALI e trovarsi finalmente di fronte a un percorso ben definito: non sai quanto ci metterai a percorrerlo, o quali ostacoli incontrerai dopo la prossima curva, ma sai che almeno puoi cominciare a incamminarti per il sentiero e ti rendi conto di quanto sia colmo di significato l’ANDARE, più che l’ARRIVARE.Pensi che forse l’arrivare non esiste nemmeno e che la vita si risolve tutta in un avventuroso, pericoloso, splendido ANDARE.
Imparare a delegare, a “sticazzare”, a DEDICARE IL PROPRIO TEMPO a se stessi( e di conseguenza ai propri cari)senza sensi di colpa, trovare il coraggio di attuare piccoli o grandi cambiamenti lavorativi, capire che i soldi spesso se ne vanno in acquisti inutili, che ci sono BENI COMUNI che vanno SALVAGUARDATI, impegnarsi affinché la propria personalissima GOCCIA gettata nell’oceano sia il più limpida possibile…..sono tutte cose che colmano di senso la quotidianità….e vanno benissimo, una volta preso il sentiero lasciarlo viene difficile.
PERO’ mi accorgo che la parte di NECESSITA’ che motivava il mio “scalare marcia” sta prevalendo pericolosamente su tutto il resto. Questo vale per me e per milioni di altre persone (MESSE ANCHE MOLTO PEGGIO DI ME ) che nonostante gli SFORZI e i SACRIFICI non riescono ad arrivare a fine mese.E NON ARRIVARE A FINE MESE significa che
( SPIEGHIAMOLO BENE QUESTO CONCETTO, TANTO ABUSATO CHE , NEL LEGGERLO, NON NE COGLIAMO PIU’ LE REALI IMPLICAZIONI)
quanto si avvicina il 20 cominci a non poter più fare la SPESA, a ridurre le porzioni nei piatti ( le tue, perché ovviamente quelle dei bambini sono sacre), a sperare che la benzina sia sufficiente per tirare almeno la settimana successiva, che nessuno si ammali perché hai finito il Fluibron, la soluzione fisiologica, il Nurofen, le supposte di Sanipirina o il Moment.
I tuoi progetti economici non sono più rivolti al risparmio, MA ALLA SOPRAVVIVENZA.
L’avanzo non è più contemplato, ma se arrivi a fine mese in pari ( e in pari vuol dire 0 Euro sul conto corrente) allora ti scappa un sorriso compiaciuto.Da lì ricomincia l’avventura per arrivare a ZERO anche il mese successivo.
Non sempre ci riesci,a volte vai “sotto” e il vero problema è che per tornare a zero ci metti MESI, anche se lo scoperto è minimo, perché le entrate sono sempre le stesse e le uscite invece VARIANO.E non variano perché sperperi, ma perché ti si rompe l’aerosol, perché c’è il bollo o l’assicurazione dell’auto da pagare, perchè devi correre dal dentista a togliere il dente del giudizio.
E certo che ogni tanto ci metti del tuo, compri qualcosa ai bambini o li porti da qualche parte, certo che esci e vedi gente, certo che non sei a casa vestita di stracci come Cenerentola a parlare coi topi e i tuoi figli hanno tutto quello che di cui hanno bisogno e sono lavati , vestiti e profumati e non gli fai mancare nulla e mai lo farai.MA è ALTRETTANTO CERTO CHE NON E’ GIUSTO CHE LAVORARE NON BASTI, CHE RISPARMIARE NON BASTI, CHE SACRIFICARSI NON BASTI.
Ecco di cosa ho paura, per me ma anche per tutti gli altri: che lo scalare diventi rotolare giù.